Intervista a Gian Luigi Greco, docente di Informatica – Università della Calabria
Nel corso della seconda giornata della Summer School “Si può già fare”, il talk serale ha lasciato spazio all’ascolto e alla condivisione. Un momento intenso e partecipato, durante il quale gli studenti hanno potuto confrontarsi con alcune testimonianze reali di imprenditoria giovanile, provenienti dal territorio calabrese.
Tra i relatori, Gian Luigi Greco, docente di Informatica all’Università della Calabria, ha evidenziato l’importanza di portare alla luce queste storie per generare consapevolezza e ispirazione.
«Durante una bellissima serata, gli studenti e le studentesse della Summer School hanno ascoltato le storie di successo di giovani che, partendo da qui, hanno dato vita a startup e spin-off capaci di farsi notare per la qualità delle idee e l’innovazione portata sul mercato.»
Greco ha sottolineato come sia fondamentale diffondere le buone pratiche nate in Calabria, per mostrare che fare impresa anche in un contesto periferico è possibile – e già realtà.
«Esperienze come queste devono essere raccontate e condivise. Servono a dare ai ragazzi una consapevolezza nuova: in Calabria si può fare, si può già fare.
Con idee chiare, con passione, con voglia di mettersi in gioco e, soprattutto, con il coraggio di mettersi in discussione.»
Le storie raccontate durante il talk non sono state solo esempi da seguire, ma occasioni concrete di confronto per i partecipanti della Summer School, che stanno sviluppando progetti imprenditoriali a partire dalle proprie intuizioni.
Un momento che ha unito ascolto e ambizione, generando quello che è forse il vero obiettivo della Summer School: mostrare che il cambiamento è già in corso e che può partire anche da qui, dalle idee di 24 giovani calabresi che vogliono costruire il futuro.