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Dall’agrivoltaico al fabbro, storie di successi grandi e piccoli in Calabria. La prima giornata della Summer school a Belvedere Marittimo.

C’è chi come Antonio Lancellotta ha puntato sull’agrivoltaico, realizzando serre per gli agrumi, cedro soprattutto, sfruttando e producendo energia solare, il 20-30% in più del fotovoltaico tradizionale. Dalla Calabria, nel cosentino, da dove è partito ora sviluppa la sua attività anche in Umbria e Sardegna. E c’è chi come Vincenzo Caruso, dopo aver studiato marketing a Milano, figlio di emigrati in Australia rientrati in Italia, ha rifiutato posti di lavoro “sicuri” per scegliere di tornare in terra calabra e riscoprire uno dei mestieri più antichi, il fabbro: ha iniziato con un vecchio scalpellino e due operai, oggi la sua azienda ha 18 dipendenti e fattura tre milioni di euro, arrivando a fornire una rete di 600 piccoli fabbri. Nicola Cuzzocrea che presiede i giovani industriali reggini opera invece nel campo della sicurezza sul lavoro, “Hitachi portava in Calabria gli esperti per la valutazione dei rischi, ora lo facciamo noi direttamente sul territorio”. Mentre Pietro Trebisonda è sbarcato in Africa, otto mesi fa, e ora ha avviato la sua impresa che punta ad essere un “ponte” nell’innovazione degli ecosistemi con Tanzania, Sudafrica, Etiopia in diversi campi, dall’agricoltura alla formazione, fino alla cybersecurity.

Sono tutte storie raccontate nel talk serale della prima giornata della summer school “Si può già fare” organizzata dalla associazione L’orodicalabria. Giunta alla seconda edizione, la summer school quest’anno offre a 24 studenti universitari un’occasione per trasformare le loro idee in progetti d’impresa. Storie di successi grandi e piccoli, di chi con coraggio e grande determinazione ha scelto di mettersi in gioco in prima persona per fare la propria impresa. Perché anche in Calabria “si può già fare” e i risultati di chi in vari campi può essere considerato quasi un pioniere lo dimostrano.
“I Re Magi dell’impresa” il titolo del talk serale, che è stato animato dal racconto delle esperienze concrete di chi il suo obiettivo lo ha già realizzato e di chi offre gli strumenti per costruire un’impresa. Come la Bcc Mediocrati, banca di credito cooperativo che con 25 filiali opera in provincia di Cosenza. “Abbiamo avviato tanti progetti di successo – può rivendicare il presidente Nicola Paldino – come quello della cantina Giraldi: siamo partiti con un finanziamento di 13mila euro, oggi siamo a 500mila, il loro successo è mondiale”. E “piccole storie di successo” sono quelle ripercorse da Antonello Rispoli, project manager di Microcredito: “Angela, 61 anni, ci ha chiesto di aiutarla a realizzare il suo sogno, aprire una merceria in un quartiere degradato di Reggio Calabria, dove voleva tenere impegnate le ragazze impedendo che facessero altro. Abbiamo accompagnato 3.500 persone, 1.500 le imprese finanziate. Il nostro compito è aiutare a trasformare l’entusiasmo in metodo. È il caso di Giuseppe, rumeno, che nella piana di Gioia Tauro era entrato come apprendista nella bottega di un sarto che poi ha rilevato grazie al nostro sostegno”. Restano però tanti problemi con cui fare i conti, ad esempio trovare manodopera per le aziende che operano in certi settori non è semplice, perché alcuni mestieri si sono quasi completamente persi. “Ecco perché vorrei creare un’Academy dei mestieri, è il mio sogno”, ha detto Caruso che punta a fare della sua Fabbridea un brand nazionale nella produzione di metalli e nel design innovativo.

E se tanti giovani oggi scelgono di restare in Calabria, terra che nei decenni passati ha sofferto invece una forte migrazione, è anche merito del sistema universitario che ora rappresenta una importante “palestra, perché la nuova classe dirigente si forma e resta nella propria regione”, ha osservato il presidente di Fondazione Roma Sapienza, Eugenio Gaudio, che dell’ateneo romano è stato anche Rettore. E che ieri sera ha dialogato con il rettore dell’Università di Reggio Calabria Giuseppe Zimbalatti. “Il sistema universitario calabrese – secondo Gaudio – oggi funziona, questo è un punto fondamentale per lo sviluppo, un lievito che funziona. Studiosi di qualità vengono nelle università calabresi a insegnare. Si fa formazione, ricerca, c’è diffusione della cultura. È importante questa sintesi tra realtà produttive, banche, Regione e università che il progetto L’orodicalabria sta realizzando”.
Stasera un nuovo appuntamento, sempre in piazza Castel Rugiero a Belvedere Marittimo, alle 21. Si parla di innovazione, “Piccole imprese a tu per tu con una grande banca”: sul palco ci saranno
Paolo Praticó,
direttore generale del dipartimento
Sviluppo economico della Regione Calabria;
Federica Tortora, specialista per l’innovazione della direzione regionale Campania, Calabria e Sicilia di Intesa Sanpaolo;
Giuseppe Stigliano,
imprenditore e docente universitario;
Guglielmo Del Giudice,
Avvocato Flash srl;
Luciano Ricci,
Do-mino Labs;
Paolo Piazzetta,
Piemmeggi srl;
Rizieri Mele,
Searcode srl;
Max e Ksenia Lenarjack e Davide Marchi,
Sly srl;
Antonio Oliverio,
Tod System srl;
Paola Cunsolo e Nicola Macri,
Officina Orafa srl.