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Dalle istituzioni al fianco dei giovani: il ruolo della Regione nel sostenere le nuove imprese

Intervista a Paolo Praticò, Direttore Generale Dipartimento Sviluppo Economico – Regione Calabria

Durante il talk serale della seconda giornata della Summer School “Si può già fare”, l’intervento del Direttore Generale del Dipartimento Sviluppo Economico della Regione Calabria, Paolo Praticò, ha messo in luce l’importanza dell’ecosistema pubblico per accompagnare e sostenere la nascita di nuove imprese.

«La Summer School è un’iniziativa davvero significativa per questo territorio, perché offre un’occasione concreta di crescita e formazione a giovani che si avvicinano per la prima volta al mondo dell’impresa e delle start-up.
È un primo contatto importante, che unisce momenti di approfondimento tecnico a spazi di ispirazione come i talk serali.»

Proprio il talk della serata ha visto protagoniste alcune storie imprenditoriali nate grazie al sostegno pubblico, come ha ricordato Praticò, sottolineando il ruolo attivo della Regione Calabria nella promozione dell’innovazione attraverso strumenti mirati.

«Molte delle realtà che oggi raccontano il loro successo hanno potuto svilupparsi anche grazie al contributo della Regione, che ha investito in queste start-up tramite fondi di venture capital. In questo modo, il pubblico non è solo un finanziatore, ma diventa un partner concreto di crescita.»

Il valore di queste testimonianze, ha aggiunto, non risiede solo nella dimensione economica delle iniziative, ma nella dimensione umana e valoriale di chi ha scelto di mettersi in gioco.

«Il bello delle start-up non è solo nei numeri. È nelle storie personali di chi ha avuto il coraggio di iniziare, la tenacia di resistere, la capacità di trasformare un’idea in un’impresa.
È fondamentale che le istituzioni non si limitino a sostenere la nascita delle start-up, ma le accompagnino lungo tutto il percorso, fino alla piena maturità aziendale.»

L’intervento ha rafforzato il messaggio portato avanti dalla Summer School: creare impresa in Calabria si può già fare, ma serve un sistema che credi nei giovani, investa nei loro progetti e li accompagni nel tempo, con strumenti adeguati, visione strategica e capacità di ascolto.